"Ruolo e responsabilita' della dirigenza professionale, tecnico e amministrativa delle Asl e AO tra spending review e riorganizzazione del servizio sanitario regionale". Questo il titolo del convegno che si e' tenuto oggi Napoli per discutere sulle problematiche che si trovano ad affrontare gli addetti agli uffici delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere. L'incontro, e' stato organizzato dalla Federazione dei direttivi e dirigenti della Sanità (Fedir Sanità), che ha discusso sul tema insieme alla dirigenza gestionale del servizio sanitario della Campania.

  Sono intervenuti al dibattito, Stefano Simonetti, esperto nell' organizzazione delle Asl, Elisa Petrone, responsabile organizzativo della Fedir Sanità e il segretario del sindacato dei dirigenti Antonio Travia. Affollata e calda la sala del l'hotel Terminus. 

I temi in discussione erano cruciali, soprattutto alla luce del decreto regionale N.18 di quest'anno che, in applicazione delle norme sulla spending review e dei criteri nazionali sulla costituzione delle strutture ospedaliere e non della Sanità, vorrebbero attuare una forte cura dimagrante soprattutto per gli uffici diretti dalla categoria dei tecnici e degli amministrativi. Le domande poste sono state tante, per esempio, siamo proprio sicuri che sopprimere gli uffici amministrativi sia la cura giusta per ottenere una sanità' Crediamo che sia vero esattamente il contrario.

"Siamo certi - ha dichiarato il segretario nazionale della Fedir - Antonio Travia - che depotenziare gli uffici di gestione degli acquisti, del personale, piuttosto che gli Urp, oltre alla qualita e alla formazione, non rechi un gran servizio al sistema sanitario regionale campano". Quale sarà la risposta a un cittadino quando si rivolgerà alle Asl? A chi si ci si potra' rivolgere quando sarà tolta alla dirigenza l'autonomia per gestire attività quali gli appalti e le assunzioni? 

Per cui l'impegno di Fedir Sanità, insieme ai suoi iscritti, sarà quello di rivendicare che tali strategiche funzioni non subiscano una flessione. "Il convegno - ha aggiunto Travia - rappresenta certamente solo il primo passo di un percorso che ci porti alla difesa di funzioni che, benché sussidiare all'attività sanitaria, sono - senza ombra di smentita - strategiche per le funzioni delle Asl" . Fedir Sanità crede che solo separando nettamente l'attività politica da quella meramente gestionale, e procedendo con percorsi meritocratici, si possano migliorare i servizi e rendere efficiente tutto il SSN che, in questo momento, più che di tagli, ha bisogno di gestire al meglio - lontano dalla politica - le poche risorse che ha". Centrale quindi è riaffidare a ciascuna professionalità le competenze specifiche della qualifica e quindi ai sanitarie quelle di diagnosi e cura ed ai tecnici/amministrativi quelle non sanitarie ed agire perchè l'indirizzo politico amministrativo delle direzioni aziendali non si ingerisca nella gestione diretta, prerogativa esclusiva della dirigenza gestionale (soprattutto tecnico/amministrativa). Queste le direttrici dell'azione di Fedir Sanità a cominciare proprio dalla Campania.