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Ultimissima di Fedir

PENSIONI: CRITICITA' E DISCRIMINAZIONI PER I DIRIGENTI DELLE FUNZIONI LOCALI

Ancora una volta il governo con la legge di bilancio 2024  è intervenuto sulla tormentata materia pensionistica sotto molteplici aspetti ed in danno dei lavoratori anziani come di quelli giovani rimodulando al ribasso i rendimenti pensionistici tanto degli uni quanto degli altri e allungando i tempi di permanenza in servizio attraverso l'anticipato ripristino della speranza di vita, l'allungamento di finestre e la riduzione degli assegni pensionistici nel caso dei pensionamenti anticipati.
Particolarmente penalizzanti sono state le nuove norme per noi iscritti alla CPDEL che si sommano alle gia numerose discriminazioni in tema di posticipazione dei tempi di pagamento della liquidazione (che INPS ancora non risolve nonostante due sentenze ammonitrici della Corte Costituzionale) e di disparità fiscali del welfare.
Di tutto ciò e delle iniziative anche giudiziarie da mettere in campo si parlerà nel convegno dal titolo 
LA PREVIDENZA E LA FISCALITÀ DEI DIPENDENTI PUBBLICI DOPO LA LEGGE DI BILANCIO. CRITICITÀ E DISCRIMINAZIONI
che si terrà  
GIOVEDÌ 28 MARZO 2024 
ORE 9.00 - 17.00 
PRESSO IL NOBILE COLLEGIO CHIMICO FARMACEUTICO 
VIA IN MIRANDA 10 ROMA
 
Scarica qui la locandina dell'evento  

A leggere bene la legge 147/2013, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 27/12/2013 ed in vigore da ieri, proprio non ci si riesce a trovare nulla di nuovo.

I soliti tagli lineari, il solito definanziamento della Sanità, le solite tasse in più ma soprattutto il solito accanimento contro pubblico impiego e pensionati.

 Solo fra le tante:

- conferma del blocco della contrattazione fino a tutto il 2014

- blocco dell'indennità di vacanza contrattuale fino al 2017 (quindi: di fatto niente contratti fino a quella data)

- definitività ed irreversibilità  di tutti i tagli ai fondi contrattuali operati in applicazione del D.L. 78/2010

- ulteriore posticipazione nel pagamento delle liquidazioni di coloro che maturano i requisiti dal 2014 con dimezzamento delle soglie che comportano il differimento

E dire che solo il 27 novembre scorso il giudice del lavoro di Roma ha posto pesantemente in dubbio la legittimità costituzionale proprio delle norme del d.l. 78 per essere le stesse troppo protratte nel tempo ed a carico di una sola categoria di cittadini (i pubblici impiegati)

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