I motori per la ripresa della contrattazione collettiva nazionale  nel pubblico impiego si scaldano.

Martedì 13 ottobre alle ore 15 le Confederazioni Sindacali si vedranno in Via del Corso con l'ARAN per aprire la sessione negoziale per la definizione dei Comparti e delle Aree dirigenziali di contrattazione.

Senza tale definizione, infatti, non è possibile procedere ad avviare i contratti in nessun settore del pubblico impiego.

Si ricorderà che con il dec leg.vo 150/2009 Brunetta stabili che i Comparti ed Aree di contrattazione dovessero scendere dagli attuali (più di dieci) a soli 4 comparti.

In tutti questi anni, complice il blocco quinquennale della contrattazione nazionale, non è stato mai possibile trovare un accordo fra Sindacati ed ARAN sulla composizione a causa della netta ostilità delle Confederazioni Sindacali a far confluire in un'unica area dirigenziale il personale delle Regioni e tutto (medici, sanitari non medici e PTA) il personale della Sanità.

Oggi si inserisce in questo contesto la riforma Madia, che ha istituito con l'art. 11 della legge 124/2015 per la dirigenza pubblica tre ruoli (Stato, Regioni ed Enti locali) lasciando per il momento fuori  la dirigenza sanitaria del SSN e la dirigenza scolastica.

Pertanto fondamentale sarà capire martedì prossimo quali scenari si aprono rispetto al CCNQ di definizione di Aree e Comparti.