• 1

Ultimissima di Fedir

PENSIONI: CRITICITA' E DISCRIMINAZIONI PER I DIRIGENTI DELLE FUNZIONI LOCALI

Ancora una volta il governo con la legge di bilancio 2024  è intervenuto sulla tormentata materia pensionistica sotto molteplici aspetti ed in danno dei lavoratori anziani come di quelli giovani rimodulando al ribasso i rendimenti pensionistici tanto degli uni quanto degli altri e allungando i tempi di permanenza in servizio attraverso l'anticipato ripristino della speranza di vita, l'allungamento di finestre e la riduzione degli assegni pensionistici nel caso dei pensionamenti anticipati.
Particolarmente penalizzanti sono state le nuove norme per noi iscritti alla CPDEL che si sommano alle gia numerose discriminazioni in tema di posticipazione dei tempi di pagamento della liquidazione (che INPS ancora non risolve nonostante due sentenze ammonitrici della Corte Costituzionale) e di disparità fiscali del welfare.
Di tutto ciò e delle iniziative anche giudiziarie da mettere in campo si parlerà nel convegno dal titolo 
LA PREVIDENZA E LA FISCALITÀ DEI DIPENDENTI PUBBLICI DOPO LA LEGGE DI BILANCIO. CRITICITÀ E DISCRIMINAZIONI
che si terrà  
GIOVEDÌ 28 MARZO 2024 
ORE 9.00 - 17.00 
PRESSO IL NOBILE COLLEGIO CHIMICO FARMACEUTICO 
VIA IN MIRANDA 10 ROMA
 
Scarica qui la locandina dell'evento  

È estesa al 2020 la possibilità di accedere al pensionamento anticipato riservato alle donne mediante l'esercizio del così detto diritto all'«Opzione donna». Questo il contenuto del messaggio Inps n. 243/2020con il quale l'istituto recepisce le modifiche che la legge di bilancio 2020 apporta alla legge n. 26 del 2019.

L'opzione è esercitabile a condizione che le donne optino per la liquidazione della pensione con le regole di calcolo del sistema contributivo che si ripercuote in una penalizzazione fissa dell'assegno. Per le lavoratrici che hanno versato contributi valorizzabili con il retributivo (quindi, antecedenti al 31 dicembre 1995), la penalizzazione sull'importo della pensione può arrivare al 20-30%.

La previsione riguarda le lavoratrici che abbiano maturato i requisiti prescritti entro il 31 dicembre 2019, in luogo del 31 dicembre 2018.

I requisiti si rappresentano in un'anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni ed un'età anagrafica pari o superiore a 58 anni (per le lavoratrici dipendenti) e a 59 anni (per le lavoratrici autonome).

Le lavoratrici dipendenti che raggiungono i requisiti entro il 31 dicembre dovranno attendere 12 mesi per il primo assegno pensionistico.

L'istituto, infine, ha confermato che restano invariate le modalità con le quali presentare domanda di pensione: attraverso il servizio dedicato sul portale Inps, patronato e intermediari dell'Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi o telefonando al contact center.

Utilizziamo i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione, pubblicare annunci o contenuti personalizzati e analizzare il nostro traffico. Facendo clic su "OK", acconsenti al nostro utilizzo dei cookie.
Maggiori informazioni Ok Rifiuta