23 GENNAIO 2023: NOTA 18 su "Emendamento Salva Piccoli Comuni"

 

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Prot. 18 Roma, 23 Gennaio 2023

Al Ministero dell’ Interno

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 Al Sottosegretario di Stato

On.le Wanda Ferro

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 Al Ministro della Funzione Pubblica

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Ai componenti delle commissioni parlamentari

del Senato della Repubblica

n.1 Affari Costituzionali e N.5 Bilancio

Oggetto: Emendamento Salva Piccoli Comuni

 

Apprendiamo dalla stampa della presentazione , da parte del Senatore di Forza Italia Roberto Rosso, di un emendamento definito ( …in maniera un po' azzardata a nostro avviso) “Salva piccoli comuni”.

 La norma, da quanto si apprende , dovrebbe prevedere “ la possibilità di essere iscritti nel grado iniziale dell'albo dei segretari comunali e provinciali coloro che abbiano svolto le funzioni di vicesegretario comunale presso Enti Locali per almeno tre anni”.

 Dobbiamo segnalare in primo luogo l'incostituzionalità della norma proposta , dato che consentirebbe l’iscrizione di funzionari degli enti locali nei ruoli dell’Albo dei Segretari Comunali e Provinciali presso il Ministero dell’Interno sulla base del solo requisito dell’anzianità di servizio e senza alcun concorso o corso concorso, e, in particolare, quel percorso formativo e di carriera che il legislatore ha previsto per i segretari quale punto di equilibrio tra le competenze plurispecialistiche e le funzioni dirigenziali e manageriali necessarie alla gestione degli enti locali.

 Sono numerose le sentenze pronunciate dalla Corte costituzionale in materia (sentenze Corte Cost., n. 7/2015; 211/2014, 134/2014; 137/2013, 107/2013, 72/2013, 7/2013; 62/2012; 310/2011, 299/2011; 267/2010; 189/2007 n. 363 del 2006 e n. 81 del 2006) che hanno affermato che il concorso pubblico costituisce meccanismo imparziale di selezione tecnica e neutrale dei più capaci sulla base del criterio del merito; esso è posto a presidio delle esigenze di imparzialità e di efficienza dell'azione amministrativa e, peraltro esclude, ex ante, quelle ovvie situazioni paradossali e a dir poco patologiche scaturenti dall'avere un corpo di segretari dalla formazione a geometria variabile, con preparazione diversificata e non omogenea rispetto alle esigenze degli enti locali . Nella denegata ipotesi in cui tale proposta venisse approvata, da un lato ci sarebbero i funzionari e, dall'altra, i segretari che hanno seguito un percorso normativamente fissato con evidenti squilibri e disfunzioni nella gestione dei Comuni, soprattutto i più piccoli.

 Appare poi improvvido e contraddittorio che, in un momento di cui da parte di tutte le forze politiche si é evidenziata la necessità di dotare i comuni, anche quelli più piccoli, di professionalità qualificate per affrontare le importanti sfide che il PNRR ha lanciato con urgenza agli enti locali, si tagli la strada proprio a quelle professionalità già formate o il cui percorso formativo è stato già intrapreso . La proposta sembra ignorare che per sostenere i comuni occorrono professionalità elevate, che le professionalità vanno formate e che tali processi richiedono tempo. Per “salvare i piccioli i comuni” è necessario velocizzare i corsi concorsi, sostenere i comuni nella spesa per il segretario e ristabilire un giusto sistema di garanzie per i Segretari Comunali e Provinciali nell’esercizio delle loro funzioni, oggi sistematicamente lasciati soli a lottare in prima linea nello sforzo di legalità, senza sostegno né da parte di ANAC né dalle Prefetture.

 L’iniziativa è infine da respingere perché mortifica i Segretari Comunali e Provinciali in servizio, svilendo i sacrifici di tutti coloro che, con merito, hanno di recente superato il corso concorso e che stanno a fatica cercando di assumere servizio negli enti locali rappresentando, inoltre, una beffa per quelli che in questi mesi stanno attendendo gli esiti dell’ultima procedura di reclutamento contraddistinta da tempi di gestione cronicamente abnormi.

 Spiace rilevare che la proposta sembra essere espressione di un disegno coerente e lungo trent’anni, che tenta incessamente di dirottare questa figura al servizio del politico locale di turno anziché ricercare l’elevata preparazione professionale attraverso processi selettivi nazionali.

 Auspicando che il nostro ordinamento sia in grado di arginare questi spregiudicati tentativi di piegare l’interesse pubblico a quelli opposti di gruppi di pressione , riponiamo fiducia nelle Autorità in indirizzo per il convinto rigetto dell'iniziativa.

 Distinti saluti

 

IL SEGRETARIO DIPARTIMENTO FEDIR Segretari Comunali e Provinciali

Maria Concetta Giardina

 

IL SEGRETARIO GENERALE FEDIR

Elisa Petrone

 

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