FUGA DA SSN - NON SOLO MEDICI

FEDIR ha posto all'attenzione delle autorità competenti  il fenomeno sempre più evidente della fuga anche della dirigenza tecnico amministrativa  dalla Sanità analizzando cause e proponendo rimedi.
Il tutto senza dimenticare di sottolineare la necessità di adeguare il trattamento economico di tale dirigenza (la peggio pagata del pubblico impego) attraverso finanziamenti coerenti e rinnovo contrattuale 
Ecco il testo integrale della lettera  ( scarica qui la nota trasmessa) :

Questo Sindacato, che conta il 50% dei dirigenti PTA iscritti nel SSN, è con tutta evidenza particolarmente sensibile alle questioni professionali di tale dirigenza.
Un fenomeno che sta assumendo dimensioni di allarme negli ultimi tempi e che deve indurre ad interrogare, a nostro avviso, non solo il sindacato ma anche e soprattutto gli amministratori pubblici, è la fuga della dirigenza dei ruoli PTA dalla Sanità.
Dimensioni e cause della fuga dei medici e del personale sanitario nel suo complesso sono state già perlopiù declinate. Non altrettanto si può dire per la dirigenza PTA che con le sue difficoltà, per nulla considerate, è costretta ad operare in una infrastruttura tecnico-amministrativa sempre più debole che quindi necessariamente si riflette nella difficoltà a dare tutte le necessarie risposte al disagio del personale sanitario in fuga.

CAUSE DELLA FUGA

1. migliore trattamento presso altri settori della P.A. dove ci si sposta
Lo stato di sofferenza dei ruoli PTA della Sanità è consolidato, essendo i medesimi i più penalizzati sia professionalmente che economicamente rispetto ad altri comparti verso i quali, da sempre c’è stato un importante travaso. I problemi già esistenti diventano però ormai lampanti considerando la possibilità oggi riconosciuta agli enti statali (ne stanno beneficiando soprattutto Ministero delle Finanze, Ministero delle infrastrutture, Ministero della Salute) e agli enti territoriali maggiori (Regioni e Province) di attingere alle professionalità amministrative e tecniche delle Aziende Sanitarie per dare attuazione al PNRR. L’esodo è solo all’inizio essendo nei fatti solo da poco incominciata l’attuazione pratica del PNRR.
Anche se la dirigenza PTA del SSN non conta più di 5.000 unità, senza una parte consistente – probabilmente la migliore - di essa il sistema implode ed a breve il tracollo sarà irreversibile.
2. ritmi di lavoro
Si lavora nella filiera SALUTE ….. e quindi le risposte devono sempre essere immediate ed i ritmi di lavoro sono incalzanti con prestazioni orarie insostenibili e spesso incompatibili con una vita serena, correlati da sempre maggiori responsabilità e poche gratificazioni. Le emergenze sono pressoché quotidiane; dai medici agli infermieri che non si trovano, ai crescenti contenziosi con le ditte e con il personale, ai lavori da fare subito fra caro materiali e caro energie. Tutto va affrontato tempestivamente nonostante la normativa in continua evoluzione sia sempre più complessa e di difficile ed impegnativa applicazione. La ormai cronica carenza assoluta di personale amministrativo e tecnico di supporto decimato da anni di blocco vero delle assunzioni e depauperamento della professionalità aggrava ulteriormente la situazione.

3. responsabilità crescenti
A differenza degli altri comparti la dirigenza P.T.A del S.S.N. costituisce una minima parte della dirigenza delle Aziende ed enti sanitari ma ha in mano la maggior parte del budget annuale e la responsabilità di tutti i processi amministrativo-gestionali funzionali all'attività sanitaria e alla messa terra di tutte le politiche di razionalizzazione/riduzione della spesa che le Regioni e ancor prima, il governo centrale, richiedono. E’ notoria la resistenza degli ultimi anni da parte del mondo assicurativo nei confronti di questo tipo di dirigenti pubblici.

4. carriere “virtuali”
Ebbene, a fronte di responsabilità notevoli e di impegno totale la dirigenza PTA ha, non solo gli stipendi più bassi di qualsiasi altra dirigenza pubblica, ma negli incarichi iniziali essi sono addirittura inferiori a quelli del personale direttivo del comparto con posizione organizzativa minima.

POSSIBILI SOLUZIONI

ADEGUARE INCARICHI e TRATTAMENTO ECONOMICO
Se come da tutti condiviso, la vera dirigenza del S.S.N. intesa come management si colloca nell’area P.T.A. e in poche migliaia di direttori di strutture sanitarie, gli incarichi professionali vanno lasciati ai professionisti sanitari ed a poche specifiche e qualificate figure della dirigenza del ruolo professionale. Va invece dato il corretto spazio agli incarichi gestionali per la P.T.A. anche di nuova denominazione con retribuzione di posizione più adeguata. Questa Organizzazione Sindacale ritiene illusorio pensare che la dirigenza PTA possa essere sostituita con incarichi organizzativi del personale di comparto, non potendo paragonare professionalità e responsabilità degli appartenenti alle due diverse categorie.
Inevitabile dopo il nuovo CCNL del Comparto Sanità sarà rivalutare adeguatamente la retribuzione di posizione anche per incarichi iniziali per renderla coerente con il sistema degli incarichi previsto per il personale dei livelli.
Senza il riconoscimento di indennità (di specificità e rapporto esclusivo) previste per i sanitari e con trattamenti ai fini previdenziali che per nessun altro dirigente pubblico sono cosi penalizzanti, alla dirigenza PTA del SSN si chiede in cambio specializzazione elevata e prontezza di azione non facilmente rinvenibili in contesti diversi dal SSN.
Ignorare tutto ciò e soprattutto non intervenire per risolvere il problema comporterà la perdita per le Aziende Sanitarie di tante professionalità acquisite negli anni. Le direzioni strategiche avranno una dirigenza sempre meno motivata ed incentivata ad investire per rimanere nel sistema, proprio ora che la Sanità ha bisogno delle sue risorse migliori per l’attuazione del PNRR e per risollevarsi dalle conseguenze della pandemia.
INVESTIRE SULLA DIRIGENZA P.T.A.
Per porsi al riparo dalla demotivazione e quindi dall’esodo, occorre investire sulla dirigenza PTA:
a. adeguare – verso una ancor maggiore specializzazione ed abbandonando definitivamente l’idea del dirigente generalista - il regolamento per l’accesso al profilo dirigenziale di cui al D.P.R. 483/97 per renderlo compatibile con le nuove professionalità da introdurre nel S.S.N. anche sul versante tecnico-amministrativo per rispondere adeguatamente alle necessità attuali e future;
b. intervenire con urgenza sull’amministrazione difensiva attraverso limiti alla responsabilità contabile in analogia a quanto avviene già per medici ed i magistrati;
c. rimpinguare adeguatamente il personale tecnico amministrativo di supporto;
d. armonizzare seriamente il trattamento economico – cosa prevista peraltro dall’art 23 d.lgs 75/2017 – aumentando (e non certo sottraendo alla dirigenza PTA dal quantum dei rinnovi contrattuali lo 0,32% come avvenuto nel CCNL 2016/2018 senza alcuna compensazione) i finanziamenti contrattuali in modo da recuperare il fortissimo gap rispetto alle altre dirigenze che al 2015 era già oltre 17.000 euro annue pro-capite.

Non dimentichiamo peraltro che la dirigenza PTA è l’unica dirigenza pubblica che, pur avendo nella stragrande maggioranza lavorato in presenza full time durante la pandemia, non è stata destinataria di alcun finanziamento aggiuntivo nè ha potuto fruire di deroghe al tetto Madia ex art 23 comma 2.

Risulta pertanto urgente che si provveda a finanziare adeguatamente e ad avviare con assoluta urgenza il CCNL 2019/2021, peraltro già scaduto, per il quale abbiamo appreso con favore che è imminente la conclusione dell’iter per l’atto di indirizzo della dirigenza sanitaria.

Inutile ignorare che la dirigenza dei ruoli PTA è il primo anello della lunga catena che porta alla prestazione sanitaria nei confronti del cittadino e, in quanto primo anello è dunque quello senza cui la catena non riesce neanche a comporsi.

Confidando in un ascolto e una condivisione di quanto espresso, nella consapevolezza che gli interessi della categoria della dirigenza PTA coinvolgono gli interessi dell’intero sistema di sanità pubblica, porgo cordiali saluti.