Per applicare la famigerata RIFORMA BRUNETTA in materia di contrattazione si dovrà aspettare il prossimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

In tal senso senza nessuno spazio a dubbi due importantissime sentenze del giudice del lavoro di Torino (sentenza del 25/3/2010 del giudice dott. LANZA pagg. 3 e 4) e del giudice del lavoro di Trieste (sentenza del 5/10/2010 del giudice dott.ssa RIGON pagg. 5 e 6) con cui l'INPS di Torino ed il Comune di Trieste sono stati condannati ex art. 28 Statuto dei lavoratori  per condotta antisindacale per aver violato gli obblighi di informazione, concertazione e contrattazione in materia di riorganizzazione degli uffici e del lavoro.

Hanno espressamente statuito i giudici che il dec. leg.vo 150/2009 non è immediatamente applicabile ai CCNL nazionali ed integrativi ma che lo stesso potrà trovare applicazione solo con il prossimo Contratto Nazionale di Lavoro, che ne dovrà recepire le disposizioni.

Illegittima è quindi la circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n° 7/2010, alla quale molte Amministrazioni pubbliche stanno facendo riferimento per applicare immediatamente la riforma Brunetta.

Conseguentemente anche per la riforma della produttività e del merito bisognerà aspettare il prossimo CCNL, che non potrà arrivare (stante le disposizioni della manovra Tremonti che ha bloccato i contratti di lavoro) prima del 2013.

Quindi nessuna fuga in avanti è possibile da parte della ASL e Aziende Ospedaliere che fino ad almeno il 2013 dovranno continuare a rispettare tutti gli obblighi di contrattazione, concertazione ed informazione finora previsti dai vigenti CCNL.