COME SEPARARE LA POLITICA DALL'AMMINISTRAZIONE. RIPUBLICIZZAZIONE DELLA DIRIGENZA?

Mentre il Consiglio di Stato con il parere 83/2017 ha offerto al governo un incredibile assist per recuperare la combattutissima riforma della dirigenza targata Madia, il Messaggero in un  lucidissimo articolo del giornalista Luigi Tivelli offre un focus spietato - ed assolutamente condivisibile - dei veri problemi che affliggono la dirigenza pubblica mettendo ben in evidenza come la tentata riforma Madia non li avrebbe assolutamente risolti, ma probabilmente di gran lunga aggravati.
Tutti i mali ben evidenziati sono esattamente quelli in questi lunghi anni denunciati a più riprese ed in tutte le sedi anche da Fedir e che si possono far risalire sostanzialmente ad una fallita privatizzazione del rapporto di lavoro che non avendo fornito al dirigente pubblico adeguati strumenti per la dichiarata  (solo sulla carta) autonomia, lo ha indebolito fino a permettere alla politica di invadere completamente la sua sfera d'azione. 
Politica che ha scelto i dirigenti sulla logica dell'appartenenza piuttosto che della competenza minando seriamente la qualità della dirigenza pubblica.
Non sarà dunque il caso di ritornare alla ripublicizzazione della dirigenza?  

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