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Ultimissima di Fedir

NO AL SEQUESTRO DELLA LIQUIDAZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI (TFS-TFR)!

SEQUESTRO LIQUIDAZIONE DIPENDENTI PUBBLICI: IL GOVERNO CONTINUA A IGNORARE I RICHIAMI DELLA CONSULTA

CGIL - UIL - CGS - CSE - COSMED - CIDA - CODIRP

STIAMO PREDISPONENDO LA PRESENTAZIONE DI NUOVI RICORSI IN MATERIASOSTIENI LA RACCOLTA FIRME SU CHANGE .ORG
CONTRASTIAMO ULTERIORI INIZIATIVE PUNITIVE PER FARE CASSA SUI PENSIONATI 

Nonostante i richiami della Corte Costituzionale il governo, anche nel testo del DDL della legge di bilancio, continua a ignorare il problema del sequestro della liquidazione dei dipendenti pubblici. Si perpetuano ipotesi diversive e il tentativo di allungare ulteriormente l’età pensionabile, la ricerca di convenzioni bancarie per l’anticipo del TFS, in pratica tutto ciò che serve a differire e a non pagare quanto dovuto.

Per questo stiamo predisponendo ulteriori ricorsi finalizzati a un nuovo pronunciamento della Corte Costituzionale e se necessario faremo ricorso anche alla Corte di Giustizia Europea.

Per questo è importante il sostegno e la partecipazione di tutti sottoscrivendo e facendo sottoscrivere la petizione su change.org 

Le liquidazioni, TFS/TFR sono un salario differito maturato con anni di versamenti contributivi effettuati durante tutta la vita lavorativa.

Perché fare cassa sui pensionati significa penalizzare chi ha versato tasse e contributi mantenendo lo stato sociale mentre i furbi con l’evasione, colpevolmente tollerata, si arricchiscono alle loro spalle con i condoni.

Il testo bollinato della legge di bilancio conferma la volontà di non voler affrontare il problema del sequestro del TFS, mentre nessun miglioramento è stato proposto per la flessibilità in uscita di fatto azzerata negli ultimi anni. Preoccupa l’elevazione del limite ordinamentale ad almeno 67 anni, e la conferma delle penalizzazioni, in parte retroattive, della precedente legge di bilancio.

Infine nessuna concertazione con la parte sociale è attualmente operativa.

Per questo ogni firma e ogni voce di dissenso è un prezioso aiuto e un piccolo ma significativo atto di giustizia e di democrazia partecipata.

In vigore dal 4 maggio 2013 il decreto legislativo 39/2013  che ha ridisciplinato le cause di inconferibilità e incompatibilità nell'attribuzione degli incarichi pubblici.

 

Di particolare rilievo gli art. 5, 8, 10 e 14, tutti riguardanti le incompatibilità dei direttori generali, sanitari ed amministratrivi delle ASL.

L'art. 3, comma 9, del dec. leg.vo 502/92 è quindi abrogato.

Le funzioni di vigilanza sulla corretta applicazione del dec. leg.vo 39 vengono attribuite (art. 15) in via diretta  al responsabile della prevenzione della corruzione, che così assume un ruolo di controllo sempre più ampio  e gravoso nell'ambito delle pubbliche amministrazioni.

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