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Ultimissima di Fedir

FEDIR SCRIVE AL MINISTRO FP SUI COMPENSI DEGLI AVVOCATI DEL SSN

Fedir congiuntamente con CISL e UIL - ha scritto ( scarica qui la nota) al Ministro della Funzione Pubblica per sottoporgli il problema dei compensi professionali degli avvocati a seguito della firma del CCNL Area Funzioni Locali del 16.07.2024

Con sentenza  depositata ieri il giudice del lavoro di Roma ha condannato la ASL ROMA A per comportamento antisindacale attuato nei confronti di Fedir Sanità. 

La vicenda trae origine da una serie di richieste con cui Fedir Sanità ha chiesto alla ASL Roma A la revoca di una sequela di incarichi illegittimi (tutti nella dirigenza PTA ed oggetto anche di articoli di stampa)  nonchè di entrare in possesso dei dati di spesa sui fondi contrattuali, di revocare un ordine di servizio sull'orario di lavoro dei dirigenti PTA 

 

adottato senza instaurare le corrette relazioni sindacali ed infine di revocare un regolamento sull'accesso agli atti che esclude l'accesso per gli atti propedeutici alle trattative sindacali.

Alle richieste di Fedir Sanità il Direttore Generale non solo ha ostentato il più netto silenzio e/o rifiuto, ma quando ha risposto lo ha fatto solo per definire il sindacato un "quivis de populo" e per affermare che in quanto datore di lavoro privato si riteneva non vincolato da alcuna norma nell'attribuzione degli incarichi dirigenziali.

Poichè così non è in quanto anche il datore di lavoro privato deve rispettare non solo le leggi ma anche i Contratti nazionali di lavoro (cosa che la Roma A non ha fatto per niente), la Fedir Sanità si è rivolta al giudice del lavoro, che le ha dato ragione su tutta la linea.

La ASL Roma A è stata quindi condannata a rimuovere tutti gli atti illegittimi adottati ed ad assegnare gli incarichi a quei dirigenti che ne sono stati privati senza aver avuto riassegnati incarichi equivalenti, che Fedir Sanità ha provato essere esistenti ed assegnati invece ad interim a dirigenti che già avevano il loro e che così hanno ricevuto doppie retribuzioni.

La sentenza è estremamente importante sia perchè riafferma ancora una volta che il sindacato non può essere svilito nel suo ruolo e che vanno garantiti i suoi spazi di trattativa, sia perchè fissa ancora una volta  il principio che gli incarichi fiduciari tout court non esistono. Esistono invece leggi e contratti da rispettare. 

La sentenza esce proprio all'indomani del netto NO con cui le OOSS hanno liquidato all'ARAN il tentativo di far passare un accordo sulle relazioni sindacali conformato alle restrizioni della legge Brunetta e del tutto sordo invece rispetto all'accordo che Patroni Griffi ha siglato con le stesse OOSS il 3 maggio 2012.

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