FEDIR SANITA’ IN PIAZZA CONTRO I TAGLI DEL GOVERNO
Anche Fedir Sanità è scesa in piazza il 27 ottobre per manifestare contro i tagli indiscriminati decisi dal governo su tutto il Sistema sanitario nazionale. Uniti dallo slogan “Diritto alla cura diritto a curare” tutte le sigle sindacali si sono unite in un lungo corteo partito da piazza della Repubblica, fino al Colosseo. Insieme, in una giornata definita “storica” 20 mila tra medici, sanitari, sindacati della sanità, tecnici e amministrativi, precari e specializzandi per contrastare una manovra che di fatto ostacola il lavoro degli operatori sanitari, blocca il miglioramento dei servizi e rende difficile anche l’acquisto delle attrezzature necessarie. Oltre ai sindacati di categoria hanno aderito Federconsumatori, Il Tribunale dei diritti del malato di Cittadinanzattiva, il segretario del Pd Pierluigi Bersani, Riccardo Nencini del Psi, il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, il Forum Salute di Sel, parlamentari di Pd, Pdl e Idv, gli ex ministri alla Salute, Girolamo Sirchia e Livia Turco. La giornata di mobilizzazione ha portato nella Capitale medici e sindacati di tutto il Paese e si è conclusa con una bara e una marcia funebre che ha segnato “la morte del SSN”. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha fatto sapere che ha seguito con molta attenzione la manifestazione e si è detto disponibile di incontrare, martedì 30 ottobre, una delegazione delle organizzazioni che hanno promosso l’iniziativa.
Di fatto, è bene ricordarlo, per la prima volta dal 2006, il Servizio sanitario nazionale avrà nel 2013 un finanziamento inferiore in valore assoluto rispetto all’anno precedente e di fatto inferiore al valore dell’inflazione: si passerà dal 107.880 milioni di euro del 2012 ai 107.424 del 2013. Questo è quanto si evince dal documento delle Regioni sulla manovra finanziaria del 2012. Una vera e propria batosta che nel 2013 impedirà il rispetto dei livelli essenziali di assistenza. A questo si aggiunge il taglio previsto dal ddl di Stabilità che è pari a 1,6 miliardi di euro. E a soffrirne sarà tutto il SSN.
foto palco manifestazione
Angela Corica (addetta stampa Fedir Sanità)