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Ultimissima di Fedir

PENSIONI: CRITICITA' E DISCRIMINAZIONI PER I DIRIGENTI DELLE FUNZIONI LOCALI

Ancora una volta il governo con la legge di bilancio 2024  è intervenuto sulla tormentata materia pensionistica sotto molteplici aspetti ed in danno dei lavoratori anziani come di quelli giovani rimodulando al ribasso i rendimenti pensionistici tanto degli uni quanto degli altri e allungando i tempi di permanenza in servizio attraverso l'anticipato ripristino della speranza di vita, l'allungamento di finestre e la riduzione degli assegni pensionistici nel caso dei pensionamenti anticipati.
Particolarmente penalizzanti sono state le nuove norme per noi iscritti alla CPDEL che si sommano alle gia numerose discriminazioni in tema di posticipazione dei tempi di pagamento della liquidazione (che INPS ancora non risolve nonostante due sentenze ammonitrici della Corte Costituzionale) e di disparità fiscali del welfare.
Di tutto ciò e delle iniziative anche giudiziarie da mettere in campo si parlerà nel convegno dal titolo 
LA PREVIDENZA E LA FISCALITÀ DEI DIPENDENTI PUBBLICI DOPO LA LEGGE DI BILANCIO. CRITICITÀ E DISCRIMINAZIONI
che si terrà  
GIOVEDÌ 28 MARZO 2024 
ORE 9.00 - 17.00 
PRESSO IL NOBILE COLLEGIO CHIMICO FARMACEUTICO 
VIA IN MIRANDA 10 ROMA
 
Scarica qui la locandina dell'evento  

All'indomani dell'intesa fra governo e parti sociali del 4 febbraio diretta a sbloccare la situazione di stallo nell'applicazione della riforma Brunetta sulla contrattazione e sulla valutazione il dubbio di tutti noi era:  MA COSA VUOL DIRE ESATTAMENTE QUESTA INTESA? ED AMMESSO CHE SI RIESCA A CAPIRE QUELLO CHE SIGNIFICA, SI APPLICA A SANITA' ED ENTI LOCALI?

Premesso che l'intesa è stata firmata  soltanto da 6 confederazioni su 13  (e la nostra confederazione CONFEDIR non è fra i firmatari), davvero la sua lettura risulta assai criptica.

Se è chiaro che rispetto alla produttività l'intesa produce di fatto l'effetto di bloccare ogni possibilità di applicazione del dec leg.vo 150/2009 per l'anno 2010 (è fatto infatti divieto di diminuzione dei trattamenti  anche accessori 2010 in conseguenza dell'applicazione dell'art. 19 dec leg.vo 150), non è altrettanto chiaro se e come questo si applichi alle regioni ed al SSN, per le quali la riforma non si applica comunque prima di aver adeguato i popri ordinamenti al titolo III della riforma.

Ed ancora, cosa significa esattamente il punto 5 dell'intesa, con la quale il governo si è impegnato a definire entro 15 giorni (ormai già totalmente trascorsi) un atto di indirizzo per l'ARAN per la stipulazione di un accordo quadro che regoli il sistema delle relazioni sindacali alla luce della riforma sugli assetti contrattuali secondo il dec leg.vo 150/2009? Cosa ha da proporre di nuovo il governo sui nuovi comparti di contrattazione a quadro normativo invariato dopo il fallimento dei tentativi già esperiti da ARAN e Confederazioni sindacali nel secondo semestre dell'anno passato?

I nostri dubbi sono stati puntualmente confermati da una dura lettera di Errani al ministro Brunetta  ( leggi sia la nota della Conferenza delle Regioni del 10 febbraio 2011 sia nel dettaglio l'intesa del 4/2/2011 su valutazione e merito) con cui  ormai apertamente viene denunciata l'incoerenza del quadro normativo di riferimento della riforma del pubblico impiego e la scorrettezza del governo nel procedere ad accordi con la minoranza delle parti sociali mentre alle altre non viene dato nè tempo nè modo di conoscere ciò che viene proposto di firmare. 

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