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Ultimissima di Fedir

PENSIONI: CRITICITA' E DISCRIMINAZIONI PER I DIRIGENTI DELLE FUNZIONI LOCALI

Ancora una volta il governo con la legge di bilancio 2024  è intervenuto sulla tormentata materia pensionistica sotto molteplici aspetti ed in danno dei lavoratori anziani come di quelli giovani rimodulando al ribasso i rendimenti pensionistici tanto degli uni quanto degli altri e allungando i tempi di permanenza in servizio attraverso l'anticipato ripristino della speranza di vita, l'allungamento di finestre e la riduzione degli assegni pensionistici nel caso dei pensionamenti anticipati.
Particolarmente penalizzanti sono state le nuove norme per noi iscritti alla CPDEL che si sommano alle gia numerose discriminazioni in tema di posticipazione dei tempi di pagamento della liquidazione (che INPS ancora non risolve nonostante due sentenze ammonitrici della Corte Costituzionale) e di disparità fiscali del welfare.
Di tutto ciò e delle iniziative anche giudiziarie da mettere in campo si parlerà nel convegno dal titolo 
LA PREVIDENZA E LA FISCALITÀ DEI DIPENDENTI PUBBLICI DOPO LA LEGGE DI BILANCIO. CRITICITÀ E DISCRIMINAZIONI
che si terrà  
GIOVEDÌ 28 MARZO 2024 
ORE 9.00 - 17.00 
PRESSO IL NOBILE COLLEGIO CHIMICO FARMACEUTICO 
VIA IN MIRANDA 10 ROMA
 
Scarica qui la locandina dell'evento  

La manovra finanziaria del governo è diventata legge (n° 122 del 30/7/2010).

Il Parlamento è riuscito, per quel che riguarda la nostra categoria, a fare addirittura peggio di quanto avesse fatto il governo e ciò grazie soprattutto alla totale irrilevanza dell'operato del nostro ministro Fazio.

Introdotto infatti il taglio dei fondi contrattuali in relazione alle cessazioni del personale nel triennio 2011-2013 (quindi le funzioni del dirigente cessato non verrano più svolte?). Portato a 65 anni già dall'anno prossimo il limite di età per la pensione delle donne. Introdotta la revisione triennale dei requisiti per la pensione in relazione alle aspettative di vita. Mantenuta la norma sullo spoil system negli incarichi dirigenziali (di chiara ed indiscussa incostituzionalità).

In materia di limite individuale retributivo chiarito che non rientrano nel computo del tetto 2010 le malattie, la maternità, gli arretrati e "l'effettiva presenza in servizio" (?).

A questo punto l'azione si sposta sulla demolizione giudiziaria delle norme iniqui ed illegittime.

Leggi nel dettaglio la versione aggiornata delle disposizioni di nostro interesse ( LEGGE 122. MANOVRA FINANZIARIA 2010)

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