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Ultimissima di Fedir

NO AL SEQUESTRO DELLA LIQUIDAZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI (TFS-TFR)!

SEQUESTRO LIQUIDAZIONE DIPENDENTI PUBBLICI: IL GOVERNO CONTINUA A IGNORARE I RICHIAMI DELLA CONSULTA

CGIL - UIL - CGS - CSE - COSMED - CIDA - CODIRP

STIAMO PREDISPONENDO LA PRESENTAZIONE DI NUOVI RICORSI IN MATERIASOSTIENI LA RACCOLTA FIRME SU CHANGE .ORG
CONTRASTIAMO ULTERIORI INIZIATIVE PUNITIVE PER FARE CASSA SUI PENSIONATI 

Nonostante i richiami della Corte Costituzionale il governo, anche nel testo del DDL della legge di bilancio, continua a ignorare il problema del sequestro della liquidazione dei dipendenti pubblici. Si perpetuano ipotesi diversive e il tentativo di allungare ulteriormente l’età pensionabile, la ricerca di convenzioni bancarie per l’anticipo del TFS, in pratica tutto ciò che serve a differire e a non pagare quanto dovuto.

Per questo stiamo predisponendo ulteriori ricorsi finalizzati a un nuovo pronunciamento della Corte Costituzionale e se necessario faremo ricorso anche alla Corte di Giustizia Europea.

Per questo è importante il sostegno e la partecipazione di tutti sottoscrivendo e facendo sottoscrivere la petizione su change.org 

Le liquidazioni, TFS/TFR sono un salario differito maturato con anni di versamenti contributivi effettuati durante tutta la vita lavorativa.

Perché fare cassa sui pensionati significa penalizzare chi ha versato tasse e contributi mantenendo lo stato sociale mentre i furbi con l’evasione, colpevolmente tollerata, si arricchiscono alle loro spalle con i condoni.

Il testo bollinato della legge di bilancio conferma la volontà di non voler affrontare il problema del sequestro del TFS, mentre nessun miglioramento è stato proposto per la flessibilità in uscita di fatto azzerata negli ultimi anni. Preoccupa l’elevazione del limite ordinamentale ad almeno 67 anni, e la conferma delle penalizzazioni, in parte retroattive, della precedente legge di bilancio.

Infine nessuna concertazione con la parte sociale è attualmente operativa.

Per questo ogni firma e ogni voce di dissenso è un prezioso aiuto e un piccolo ma significativo atto di giustizia e di democrazia partecipata.

A leggere bene la legge 147/2013, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 27/12/2013 ed in vigore da ieri, proprio non ci si riesce a trovare nulla di nuovo.

I soliti tagli lineari, il solito definanziamento della Sanità, le solite tasse in più ma soprattutto il solito accanimento contro pubblico impiego e pensionati.

 Solo fra le tante:

- conferma del blocco della contrattazione fino a tutto il 2014

- blocco dell'indennità di vacanza contrattuale fino al 2017 (quindi: di fatto niente contratti fino a quella data)

- definitività ed irreversibilità  di tutti i tagli ai fondi contrattuali operati in applicazione del D.L. 78/2010

- ulteriore posticipazione nel pagamento delle liquidazioni di coloro che maturano i requisiti dal 2014 con dimezzamento delle soglie che comportano il differimento

E dire che solo il 27 novembre scorso il giudice del lavoro di Roma ha posto pesantemente in dubbio la legittimità costituzionale proprio delle norme del d.l. 78 per essere le stesse troppo protratte nel tempo ed a carico di una sola categoria di cittadini (i pubblici impiegati)

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